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Antonio Piccirillo, l’eroe anti-camorra arrestato per tentata estorsione. Fra le sue vittime Rita De Crescenzo

Antonio Piccirillo, figlio del boss Rosario, accusato di tentata estorsione agli ormeggiatori di Mergellina; il giovane negli anni scorsi aveva rinnegato il padre e partecipato ad iniziative anticamorra.
A cura di Nico Falco
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Antonio Piccirillo al sit-in anticamorra nel 2019
Antonio Piccirillo al sit-in anticamorra nel 2019

Negli ultimi anni aveva guadagnato una certa popolarità, dopo aver sbandierato il proposito di rinnegare il padre, ritenuto capoclan della Torretta di Mergellina, e di essersi impegnato in diverse iniziative anticamorra; una posizione che lo aveva portato anche alla candidatura alle ultime elezioni comunali. Ma per gli inquirenti Antonio Piccirillo, figlio di Rosario Piccirillo, era in realtà inserito nei meccanismi del clan e anzi, insieme al padre, ha provato a imporre richieste estorsive nei confronti di imprenditori che gestiscono gli ormeggi per le imbarcazioni da diporto presso i moli di Mergellina; tra le vittime c'è anche il marito della nota tiktoker napoletana Rita De Crescenzo.

Estorsioni a Mergellina, in carcere Antonio Piccirillo e il padre Rosario

Il giovane e il padre sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Napoli in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Napoli su richiesta della Dda (pm Mariangela Magariello e Celeste Carrano). Antonio Piccirillo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe presentato dalle vittime a nome del padre, già detenuto, e le avrebbe minacciate pretendendo la gestione in esclusiva di alcune "boe" per l'ormeggio e l'assunzione di personale; avrebbe preteso anche la gestione monopolistica di alcuni natanti ormeggiati nei campi boe delle vittime, e destinati al noleggio. Tra le vittime figurano anche Rita De Crescenzo e il marito: a loro sarebbero stati richiesti diverse migliaia di euro.

L'impegno anticamorra e la candidatura

Nel 2019 Antonio Piccirillo prese parte, in particolare, a un sit in anticamorra organizzato dopo il ferimento di Noemi, la bimba di quattro anni ferita durante un agguato in piazza Nazionale. Il giovane rinnegò la figura del padre camorrista. Nel 2021, l'avventura elettorale: si candidò come consigliere di municipalità nella lista a sostegno dell'ex vicesindaco ed oggi consigliere comunale Alessandra Clemente.

A marzo scorso, quando aveva saputo delle indagini a suo carico, Piccirillo aveva pubblicato un post su Facebook:

Chiedo per favore per carità a tutta la gente del quartiere, che conosce la verità sulla mia persona, di quanto ho sofferto per la mia situazione familiare, per i miei disagi esistenziali, di starmi vicino e di supportarmi in questa battaglia legale che mi vede imputato per un tentativo di estorsione insieme a mio fratello e mio padre… ho tante colpe, e mi rendo conto che é facile pensare male, ma vi prego questo tormento non lo merito .. Non so a quanto può servire ma a me interessa che tutti voi sappiate che la mia vita é compromessa per un reato che non ho mai pensato di commettere .. vi prego statemi vicino.

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